Nel cuore dell'asperrima e selvaggia Valle di S. Giacomo, oggi conosciuta dai turisti come Valle dello Spluga, in una località denominata Grualle, la Vergine apparve il 10 ottobre 1492 a due povere contadinelle che stavano raccogliendo castagne. Tempi tristissimi correvano allora: le lotte fratricide avevano sconvolto l'ordine cristiano nei vecchi gloriosi Comuni, e un fermento di novità stava invadendo il mondo. La Valchiavenna ne subì i malefici influssi, perchè essa era il passaggio obbligato e comodo per il centro della Svizzera e della Germania. Nei paesi del Nord stava lentamente maturando la cosidetta riforma, che avrebbe spezzato l'unità cattolica d'Europa.
In questa cornice la Madonna parlò con accento accorato alle giovanette perchè richiamassero alla vera vita cristiana i popoli che stavano allontanandosene. Verso il suo divin Figlio, adirato pertanti disordini, Ella aveva implorato: Misericordia, Misericordia, Misericordia! Alle fortunate veggenti ricordò di divulgare il suo messaggio di penitenza, di preghiera, di santificazione dei giorni festivi. Le due giovanette, riavutesi dallo stupore, corsero al loro paesello di Vhò, dove trovarono sostenitori ed oppositori. Ma i miracoli fecero cadere ogni opposizione: perfino un bimbo morto risuscitò, quando fu posto sul sasso dove aveva posato i piedi la Madonna. Immediatamente, si costruì un piccolo oratorio, che fu benedetto nella primavera successiva dall'ariprete di Chiavenna, Gianbattista Pestalozza. Pochi anni dopo si edificò una chiesa che risultò insufficiente. Nel 1598, abbattuta questa, si iniziò la costruzione del magnifico Santuario a tre navate, cosacrato nel 1615 da mons. Archinti, vescovo di Como. Nel 1742 il Capitolo Vaticano decretò e offrì la corona d'oro per incoronare il bellissimo simulacro, ancor aggi assai venerato. Nel 1892, ricorrendo il quarto centenario dell'Apparizione, furono organizzate imponenti feste giubilari, alla presenza del Card. Andrea C. Ferrari. La bellezza del Santuario risalta tra i dirupi e i massi erratici ed attira, sopratutto il 10 ottobre, innumerevoli folle di ogni ceto e da ogni paese. Pure molto frequentate sono le feste di S. Anna (26 luglio) e della Natività della Madonna (8 settembre). Il Santuario di Gallivaggio dista otto chilometri da Chiavenna, sulla strada per Campodolcino e Madesimo, con cui è collegato da autolinea, ed è assistito da un Rettore. Annesso al Santuario è pure un moderno ospizio per i pellegrini.
La Diocesi comense celebra il 10 ottobre la festa liturgica della Madonna di Gallivaggio sotto il titolo die Madre della Misericordia. Il Santuario è aggregato alla Basilica di S. Maria Maggiore. Vi sono pregevoli pitture di Paolo Landriani detto il Duchino, di Domenico Caresiano da Lugano, di Cesare Ligari. Degni di nota sono l'alto campanile e la monumentale scala santa, imponente complesso granitico di 72 gradini fiancheggiati da pilastri con pannelli in bronzo, raffiguranti la vita della Madonna.
Si veda pure: Il Santuario di Gallivaggio
venerdì, marzo 30, 2007
Il Santuario dell'Apparizione in Gallivaggio
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