sabato, agosto 11, 2012

Preghiera per ottenere la grazia di una confidenza illimitata

dalle Margherite preziose cavate dall'aurea vita della serva di Dio Suor Benigna Consolata Ferrero della Visitazione di Santa Maria, morta in Como il 1° Settembre 1916, primo Venerdì del mese.

Mio dolcissimo Gesù, Dio infinitamente misericordioso, Padre tenerissimo delle anime, e in modo particolare delle più deboli, delle più miserabili, delle più inferme, che porti con una tenerezza speciale fra le tue braccia divine, vengo a Te, per chiederti, per l'amore e per i meriti del tuo Sacro Cuore, la grazia di confidare in Te, per chiederti la grazia di sempre più confidare nella tua misericordiosa bontà, per chiederti la grazia di riposarmi sicuramente, per il tempo e per l'eternità, nelle tue amorose braccia divine.

Con approvazione ecclesiastica - Reimprimatur - Comi, 25 Martii 1960.
+ Felix Bonomini Ep. Com.

Chi riceve grazie per intercessione della Serva di Dio, Suor Benigna Consolata Ferrero, è pregato di notificarle al Monastero della Visitazione S. Maria, Via Briantea, 14 - Como.

Margherite preziose cavate dall'aurea vita della Serva di Dio Suor Benigna Consolata Ferrero

della Visitazione di Santa Maria, morta in Como il 1° Settembre 1916, Primo Venerdì del mese. 

"Sto preparando l'opera della mia misericordia; voglio un nuovo risorgimento nella società e voglio che questo sia operato dall'amore." 
"La confidenza è la chiave che apre i tesori della mia infinita misericordia." 
"Tu non puoi credere il piacere che Io provo nel farla da Salvatore; è tutto il mio contento e faccio appunto i più bei capolavori dalle anime che ho tolto più dal basso, più dal fango. Una volta che i peccati sono perdonati si convertono per l'anima, che li ha commessi, in fonti di grazie, perché sono fonti perenni di umiltà..." 
"Sai qual è la strada che conduce più presto al Paradiso?... È la speranza nei miei meriti e la fedeltà alla grazia..." 
"È certo che cento peccati mi offendono più di uno; ma se questo uno fosse di diffidenza, mi ferirebbe il cuore più che cento altri, perché la diffidenza ferisce il mio Cuore nel più intimo: amo tanto gli uomini!" 
"Si ha un' idea troppo piccola della bontà di Dio, della sua misericordia, del suo amore verso le creature: si misura Dio con le creature, e Dio non è limitato, e quindi non è limitata neppure la sua bontà. Oh! poter usufruire d'un Dio e non farlo!... e perché non lo si fa? perché nel mondo non lo si conosce. Io sono un tesoro infinito messo dal mio Eterno Padre a disposizione di tutti: le mie creature mi rifiutano, ma con quanto loro danno, lo comprenderanno solo nella eternità." 
"Io non mi annoio punto di trovare miserie, purché trovi una buona volontà; quando c'è questa, c'è la materia di lavorare. Il mio amore si nutre di consumare miserie e l'anima che ne porta di più, purché sia con cuore contrito ed umiliato, è quella che mi piace di più, perché mi da più occasione di esercitare il mio ufficio di buon Salvatore. Ma ciò che voglio dirti, lo concentro in poche parole, ed è questo: che l'anima non abbia mai paura di Dio, che Dio è sempre pronto ad usare misericordia e che il più gran piacere che possa avere il Cuore del tuo Gesù è quello di poter condurre al suo Eterno Padre il più gran numero di peccatori che sia possibile. Sono queste le mie glorie, i miei gioielli; io li amo tanto i poveri peccatori! Senti, mia sposa, scrivi questo. Se mi vuoi fare un piacere grande è di credere al mio amore: se me lo vuoi fare più grande, è di credere di più, e per farmelo grandissimo è di non mettere limiti a questa fede nel mio amore." 
"Tutto il segreto della santità sta in queste due parole: diffidare e confidare. Diffidare di te sempre, e poi non fermarti lì, ma salire subito nella confidenza del tuo Dio, perché se Io sono buono con tutti, sono buonissimo con le anime che confidano in Me. - Sai quali sono le anime che godono di più di questa mia bontà? quelle che confidano di più. Le anime confidenti sono le ladre delle mie grazie. Scrivi adunque che il gusto che Io provo in un'anima confidente è indicibile." 
"La principal cosa che desidero si sappia, è che Io sono tutto amore, che la più gran pena che si potrebbe fare al mio Cuore sarebbe di dubitare della mia bontà. Il mio Cuore non solo compatisce, ma si rallegra quanto più ha da riparare, purché non vi sia malizia... Se tu sapessi il lavoro che farei in un'anima, anche piena di miserie, purché mi lasciasse fare!... L'amore non ha bisogno di niente, ha solo bisogno di non trovare resistenza, e spesso tutto quello che cerco da un'anima, per farne una santa, è solo che mi lasci fare! Le imperfezioni che vi sono in una anima, quando non sono dall'anima amate, non mi dispiacciono, ma attirano la compassione del mio Cuore. Io amo tanto le anima!... Le imperfezioni devono servire ad un'anima, come tante gradini di una scala per salire a Dio mediante l'umiltà, la confidenza e l'amore. Io mi abbasso verso l'anima che si umilia e vado a cercarla nel suo niente, per unirla a Me." 
"Come il fuoco si nutre di combustibile, così la mia misericordia si nutre di consumare miserie, e più ne trova da consumare, tanto più cresce, appunto come fa il fuoco che si accresce sempre più, a misura che vi si getta roba sopra. Oh, se si potesse conoscere quanto Io amo gli uomini, e quanto il mio Cuore gode che si creda a questo amore! Si crede troppo poco, si crede troppo poco, troppo poco." 
"Tutto contribuisce a lavorare una anima, tutto; anche le sue stesse imperfezioni sono nelle mie mani divine come tante pietre preziose, perché le cambio in atti di umiltà che porto quell'anima a fare... Se quei che edificano le case potessero mutare i rottami e tutto ciò che ingombra in tanto materiale da costruzione, quanto si stimerebbero felici!... Ebbene l'anima fedele lo può, col mio divino aiuto, e le mancanze stesse più gravi e vergognose diventano pietre fondamentali dell'edifizio della sua perfezione." 
"Sappi per te e per tante anime che se si vuole ottenere una virtù soda, bisogna attenderla dal Cuore di Gesù. Chi vuol avere la salvezza non ha che da venirsi a rifugiare in quest'arca benedetta; da qui si contempla la tempesta senza venirne scossi, senza esserne minacciati. Oh sposa! Tu insegna a tutti il luogo di rifugio, che hai scelto per tua perpetua dimore, fa la carità di ammaestrare anche gli altri, affinché mi vengano a trovare. Io ho tesori di grazie per tutti, chi viene ne porta via." 
"Oh mia sposa, fatti l'Apostola del mio Amore! grida forte che ti senta tutto il mondo, che Io ho fame, che ho sete, ch'Io muoio dal desiderio di essere ricevuto dalle mie creature. Sono nel Sacramento del mio Amore per le mie creature, ed esse ne fanno sì poco conto!"
"Quel che mi fa pena più di tutto è vedere l'indifferenza, che le creature hanno per Me, l'odio... mi fuggono come se Io fossi un assassino, un malvivente, un ladro, che volessi togliere loro la roba, e invece vorrei darne loro, ma non posso perché non vogliono... Mia sposa, ho sete dell'amore delle mie creature! I Serafini mi amano tanto, i Santi mi amano tanto... il loro amore è più puro e più perfetto... Io ho tanto amore in cielo, ma vengo a cercarlo in terra, perché in terra è libero... Mia sposa, Io ho una cuore umano, ed Io amo gli uomini perché sono miei fratelli; si, si, sono miei fratelli gli uomini..." 
"Un' anima umile ha un tale potere sul Cuore di Dio che basta una veramente umile a disarmare la mia giustizia che non mille peccatori ad armarla." 
"Un' anima consacrata dall'amore diventa leggera, perché l'amore la spoglia della volontà, del giudizio, dei desideri. Un'anima così spogliata forma la mia delizia, ed Io di queste anime me ne formo un esercito per salvare il mondo. Il mondo corre a precipizio, ma io lo fermerò nella sua corsa vertiginosa con questo piccolo drappello di anime generose, che combatteranno sotto la mia scorta." 
"Le tue miserie?... Vendile alla mia misericordia." 
"Oh! se sapessero gli uomini quanto Io godo nel dispensare i celesti favori a chi me li domanda, non sarebbero sì ritrosi a venire a Me!" "Il mio Cuore ha da essere la salvezza di tutto il mondo, la salvezza di tutti colore che lo cercano e che lo conoscono." 

Con approvazione ecclesiastica - Reimprimatur - Comi, 25 Martii 1960. + Felix Bonomini Ep. Com. Chi riceve grazie per intercessione della Serva di Dio, Suor Benigna Consolata Ferrero, è pregato di notificarle al Monastero della Visitazione S. Maria, Via Briantea, 14 - Como.