venerdì, marzo 30, 2007

Our Lady of Mercy of Gallivaggio

Picture Gallery of the Apparition of Our Lady of October 10th, 1492, in Gallivaggio, near Chiavenna, Italy:

Tabblo: Our Lady of Gallivaggio, Italy

See a short text in Italian with the story of the apparition of Our Lady and the Sanctuary. ... See my Tabblo>


Il Santuario dell'Apparizione in Gallivaggio

Nel cuore dell'asperrima e selvaggia Valle di S. Giacomo, oggi conosciuta dai turisti come Valle dello Spluga, in una località denominata Grualle, la Vergine apparve il 10 ottobre 1492 a due povere contadinelle che stavano raccogliendo castagne. Tempi tristissimi correvano allora: le lotte fratricide avevano sconvolto l'ordine cristiano nei vecchi gloriosi Comuni, e un fermento di novità stava invadendo il mondo. La Valchiavenna ne subì i malefici influssi, perchè essa era il passaggio obbligato e comodo per il centro della Svizzera e della Germania. Nei paesi del Nord stava lentamente maturando la cosidetta riforma, che avrebbe spezzato l'unità cattolica d'Europa.
In questa cornice la Madonna parlò con accento accorato alle giovanette perchè richiamassero alla vera vita cristiana i popoli che stavano allontanandosene. Verso il suo divin Figlio, adirato pertanti disordini, Ella aveva implorato: Misericordia, Misericordia, Misericordia! Alle fortunate veggenti ricordò di divulgare il suo messaggio di penitenza, di preghiera, di santificazione dei giorni festivi. Le due giovanette, riavutesi dallo stupore, corsero al loro paesello di Vhò, dove trovarono sostenitori ed oppositori. Ma i miracoli fecero cadere ogni opposizione: perfino un bimbo morto risuscitò, quando fu posto sul sasso dove aveva posato i piedi la Madonna. Immediatamente, si costruì un piccolo oratorio, che fu benedetto nella primavera successiva dall'ariprete di Chiavenna, Gianbattista Pestalozza. Pochi anni dopo si edificò una chiesa che risultò insufficiente. Nel 1598, abbattuta questa, si iniziò la costruzione del magnifico Santuario a tre navate, cosacrato nel 1615 da mons. Archinti, vescovo di Como. Nel 1742 il Capitolo Vaticano decretò e offrì la corona d'oro per incoronare il bellissimo simulacro, ancor aggi assai venerato. Nel 1892, ricorrendo il quarto centenario dell'Apparizione, furono organizzate imponenti feste giubilari, alla presenza del Card. Andrea C. Ferrari. La bellezza del Santuario risalta tra i dirupi e i massi erratici ed attira, sopratutto il 10 ottobre, innumerevoli folle di ogni ceto e da ogni paese. Pure molto frequentate sono le feste di S. Anna (26 luglio) e della Natività della Madonna (8 settembre). Il Santuario di Gallivaggio dista otto chilometri da Chiavenna, sulla strada per Campodolcino e Madesimo, con cui è collegato da autolinea, ed è assistito da un Rettore. Annesso al Santuario è pure un moderno ospizio per i pellegrini.
La Diocesi comense celebra il 10 ottobre la festa liturgica della Madonna di Gallivaggio sotto il titolo die Madre della Misericordia. Il Santuario è aggregato alla Basilica di S. Maria Maggiore. Vi sono pregevoli pitture di Paolo Landriani detto il Duchino, di Domenico Caresiano da Lugano, di Cesare Ligari. Degni di nota sono l'alto campanile e la monumentale scala santa, imponente complesso granitico di 72 gradini fiancheggiati da pilastri con pannelli in bronzo, raffiguranti la vita della Madonna.

Si veda pure: Il Santuario di Gallivaggio

giovedì, marzo 22, 2007

Der heilige Vinzenz Pallotti

wurde am 21. April 1795 zu Rom geboren. Nach heilig verlebter Jugend zum Priester geweiht, bekleidete er zunächst 10 Jahre lang eine Professur an der römischen Universtität. Hierauf entfaltete er über 20 Jahre lang als Volksmissionar, Exerzitienmeister, Beichtvater, Militär- und Gefängnisgeistlicher eine außerordentlich segensreiche Tätigkeit in Rom, das ihn seinen zweiten Philipp Neri nannte. Die Gründung von Wohltätigkeitsvereinen, von Waisenanstalten und Fortbildungsschulen zeigt seine sozialen Verdienste. Sein inneres Tugenleben war heroisch. Zur Bewahrung und Ausbreitung des Glaubens gründete er 1835 die nach ihm benannte Kongregation der Pallottiner. Vinzenz starb am 22. Januar 1850 im Rufe großer Heiligkeit.
... Um auch im Volke den apostolischen Geist zu wecken, stiftete Vinzenz das Institut der Mitarbeiter der Pallottiner, die durch Wort und Beispiel, Gebet und materielle Beihilfe für die Sache Christi eintreten und daher von der Kirche mit reichen geistlichen Vorteilen bedacht wurden.

mercoledì, marzo 21, 2007

Santuario di Gallivaggio, Valle Spluga


Una preghiera, un pensiero, un saluto dal Santuario della Beata Vergine di Gallivaggio (sec. XIV°) - Valle Spluga, mt. 800.

Preghiera a Nostra Signora della Misericordia, Gallivaggio

martedì, marzo 20, 2007

Cenni storici del Santuario Madonna della Neve, Frosinone

IMPROVVISO FERVORE RELIGIOSO

Il Santuario della Madonna della Neve in Frosinone è entrato nella storia il 10 maggio 1675.
Prima di quel giorno nessuno dei frusinati faceva attenzione ad una preesistente cappella dedicata alla Vergine, tranne un povero contadino, Ormisda Fontana, che la gente reputava un semi-deficiente.
Nel pomeriggio di quel 10 maggio le cose si capovolsero. Il luogo dove sorgeva la "cona" abbandonata diventò misteriosamente e quasi prepotentemente un centro di attrazione e di convegno da parte dei frusinati e di gente dei paesi limitrofi.
Il 21 novembre 1675 il nuovo vescovo diocesano, Riccardo degli Annibaleschi della Molara, venuto appositamente a Frosinone, si reca processionalmente sul luogo, accompagnato "da tutto il clero di Frosinone, da moltissimi gentiluomini e cittadini e da una grande massa di gente forastiera" (Arch. Vesc. Veroli, Registro delle S. Visite.) Quivi benedice e pone solennemente la prima pietra per la costruzione di una chiesa più grande della precedente cappella. Ritorna poi il 17 aprile 1676, trova già ultimata le fondamenta, presenzia alla donazione dell'area per la costruzione del tempio e della piazza antistante e, visto il grande afflusso delle spontanee elemosine, nomina dodici deputati con a capo il sindaco del tempo, perché presiedano e dirigano il lavori, raccolgano e amministrino le offerte dei fedeli.
In poco più di un anno la chiesa fu ultimata in tutte le sue parti, sagrestia e companile compresi, e fu provveduta di tutti gli arredi sacri.
L'8 maggio 1678, quarta domenica dopo Pasqua, fu solennemente consacrata. Lo stesso anno si pensò di chiamare una comunità religiosa per la cura del santuario e costruirvi a fianco un convento, cosa però che non si effettuò subito.

COME SPIEGARE L'ESPLOSIONE DI FERVORE?

Questi brevi e sommari dati di cronaca, già abbastanza eloquenti per se stessi, ci obbligano ad una ulteriore ricerca, specie se si tengono presenti altri fatti di quell'epoca. Di essi ne ricordiamo tre.
Nel 1645 era caduto il vecchio loggiato della piazza del mercato e dei pubblici bandi. Si trattava di un luogo importante per la vita della città. Eppure troviamo che la ricostruzione fu ultimata nel 1665, con una spesa di ducati 19 1/2, più scudi 16 per la tettoia. Nel 1652 era stato travolto il ponte della Fontana dalle acque del fiume Cosa. L'amministrazione comunale, per un motivo o un altro, poté finire i lavori solo nel 1665, ossia dopo 13 anni dal disastro. Eppure si trattava di un'esigenza pressoché vitale.
Nella guerra del 1556 erano state distrutte o gravemente danneggiate ben sei chiese. Ma nessuna di queste fu ricostruita. Anzi, quando i vescovi nelle sacre visite prescrivevano riparazioni di cappelle, passavano molti anni prima che i lavori fossero eseguiti.
Come mai dunque il fenomeno della Madonna della Neve? Come si spiega la rapida costruzione della chiesa?

IL FATTO STRAORDINARIO

Madonna della Neve, FrosinoneSul tramonto del ricordato 10 maggio 1675 dinanzi la vecchia "cona" si videro convenire gruppi di gente da Frosinone e dai paesi limitrofi. Nessuno li aveva convocati. Come mai dunque si era verificato quel misterioso appuntamento? Gli stessi presenti se lo chiedevano tra loro.
Mentre si esternavano questa comune sorpresa, i loro occhi furono presi da uno strano fenomeno. La fronte dell'immagine della Madonna incominciò ad emettere delle gocce di sudore. Queste erano come bianche perle ed emanavano luminosissimi raggi. Il volto poi, lasciando il colore scuro della pittura, diveniva roseo come quello di una persona reale. Il prodigio non era un'illusione, perché durò lungo tempo e si ripeté molte volte, per diversi mesi, dinanzi alle folle, a gruppi di pellegrini, e a persone isolate. Fu controllato e studiato in primo luogo dal nominato vescovo Riccardo degli Annibaleschi quando venne a porre la prima pietra della nuova chiesa. In quella circostanza egli esclamò commosso: "Il Signore è meraviglioso nei suoi Santi, ma è più meraviglioso nella sua Madre" (Bianch P., o.c., p. 15-16; Sal. 67, 36.) Fu poi riconosciuto per fatto straordinario e soprannaturale, anche dal Card. Franceso Orsini (poi Benedetto XIII), che venne sul luogo nell'aprile 1676 e dal consultore del Santo Ufficio, D. Gaetano Miroballo, poi arcivescovo di Amalfi. Il fervore, che aveva suscitato il prodigio, indusse le autorità religiose e civili a presentare una relazione al Papa Clemente X e a chiedere l'indulto dell'indulgenza plenaria per i fedeli che pellegrinavano sul luogo a venerare la Madonna. Il Pontefice il 25 luglio 1675 concesse la grazia richiesta, però a decorrere dal 5 agosto 1676, perché, essendo in corso l'Anno Santo, non era opportuno distrarre i fedeli dalla celebrazione del Giubileo.
Frattanto si verificavano altri prodigi a favore degli ammalati, che ricuperavano la salute, la vista o l'uso delle gambe.
Il primo storico ne ha tramandati n. 43, ricavandoli dalle prime cronache che andarono perdute durante l'occupazione napoleonica.

Ricordo des III Centenario 1675 - 1975, 10 Maggio

Vedere pure questa pagina!

giovedì, marzo 15, 2007

Preghiera a San Gaetano

Il Santo Voi siete della Provvidenza, così comunemente acclamato, e ben a ragione, se in vita vostra avete voluto offrire singolarissimo esempio di assoluto abbandono alla stessa Divina Provvidenza e voleste questo spirito trasfuso ne' vostri figli riuniti a glorificare il comune Padre Celeste che l'esca fornisce in tempo opportuno. Quanto mai mi colpisce tanto esempio di confidenza nella bontà del Signore! Arrossisco in verità della diffidenza mia, delle mie trepidazioni, dei miei timori, con che feci ingiuria talvolta al Divin Creatore e Provvidissimo Conservatore; imploratemene quindi Voi stesso, o Gaetano gloriso, il perdono ed impetratemi il favore di non essere giammai sollecito del dimane, come insegna anche a me il vostro Divin Maestro, e la grazia di adorare in umile silenzio le tracce delle superne Provvidenze, sebbene al corto mio vedere siano inconcepibili.

Imprimatur - Mediolani, a Curia Arch., 29 Julii 1898, P. Cerolus Nardi, Pro Vic. Gen.

lunedì, marzo 12, 2007

Il Santuario della Madonna del Divino Amore, Roma


Veduta aerea del complesso delle Opere del Santuario


Celebre Santuario Romano al 12.mo Km. sulla via Ardeatina da porta S. Sebastiano. Costruito nel 1745. Vi si venera la Miracolosa Immagine della Madonna del Divino Amore (sec. XIV) che prende il suo titolo dallo Spirito Santo. Se ne celebra la festa nel giorno di Pentecoste.

venerdì, marzo 09, 2007

Santa Veronica Giuliani riceve le stimmate

PREGHIERA
Dal trono di gloria ove per la pianezza dei meriti foste sublimata, nostra amabile Santa Veronica, degnatevi ascoltare la umile e fervente preghiera che, stretti dalla tribulazione, vi rivolgiamo.
Lo Sposo divino che tanto amaste e per il quale tanto soffriste ascolterà un solo palpito del vostro cuore che tante volte avvicinò al Suo e un semplice gesto della vostra mano, come la Sua, ferita dalle stimmate della passione.
Dite voi al Signore le grandi necessià dell'anima nostra, tanto spesso arida, tentata e indolente. Dite quello che ci angustia in questo momento... Ditegli come un giorno: "Signore, con le vostre stesse ferite v'invoco; con il vostro stesso amore; se le grazie chieste verranno ad accrescere questo Vostro amore in chi lo aspetta, ascoltatemi, o Signore, esauditemi, o Signore".
O cara Santa, vera immagine del Crocefisso, la vostra preghiera non sarà delusa, e noi, ancora una volta, potremo benedire il vostro nome ed il vostro patire che vi dette tanta luce di gloria e tanta potenza d'intercessione.
3 Pater, Ave, Gloria.

DATE MEMORABILI DI S. VERONICA
Nasce in Mercatello: 27 dicembre 1660.
Entra nel monstero delle Cappuccine in Città di Castello: 28 ottobre 1677.
Riceve le sacre stimmate: 5 aprile 1697.
Viene eletta Abbadessa: 5 aprile 1716.
Muore: 9 luglio 1727.
È canonizzata da Gregorio XVI: 26 maggio 1839.

Imprimatur: + Luigi Cicuttini, Vescovo, Festa di Cristo Re 1957 - Monastero Cappuccine - Citttà di Castello